Per raccontare un’esperienza cosa c’è di meglio che sentirla dalla voce dei protagonisti?
Per questo ho ‘intervistato’ Eva e Domenico, genitori di Noel e Cloe, che hanno recentemente fatto un ritratto di famiglia e ho chiesto loro come è andata, quali emozioni hanno provato e se si sono divertiti.
Domenico è un imprenditore ed Eva opera nel settore della bellezza, sono young & beautiful, ovvero giovani e belli, così come i loro figli.
Abbiamo scelto di fare un servizio fotografico di famiglia in casa, usando uno sfondo nero e generando alcune immagini in un profondo bianco e nero.
Perché hanno voluto fare un ritratto di famiglia?
Ho chiesto a Eva e Domenico perché hanno voluto fare un ritratto di famiglia e mi hanno risposto che il motivo principale era quello di immortalare la bellezza di ciò che hanno di più prezioso: i loro figli.
Questo è uno dei sensi più profondi del ritratto familiare, e va oltre il fatto che i bambini con il tempo crescono!
Un servizio fotografico familiare ferma infatti il momento, cattura un periodo della vita di ogni famiglia in cui i figli sono piccoli, ma il bello è che fa lo stesso anche con le emozioni che si provano, che in quel momento sono uniche.
Unico è il senso di protezione, unico è l’amore verso i bambini e, viceversa, unici sono i sentimenti che provano i bambini verso i genitori quando sono ancora piccoli.
Le immagini hanno il potere di fermare il tempo e di fissare tutto questo, rendendolo un ricordo che resterà per sempre.
Come è stata l’esperienza di fare un servizio fotografico in casa e non in studio?
Ho chiesto come è stata l’esperienza di fare il servizio fotografico in casa piuttosto che in studio, perché da sempre amo scattare queste immagini nella tranquillità e nell’intimità dell’abitazione.
Le foto in studio hanno un loro senso, ci mancherebbe, ma quando sono in casa le persone si sentono più a loro agio, perché sanno come e dove muoversi.
Questo ‘fattore luogo’ evita che si generi imbarazzo, che nasca quella rigidità che è tipica delle foto in posa e che le rende spesso costruite, troppo artificiali per come intendo il ritratto di famiglia e, in generale, la fotografia nel suo insieme.
Eva e Domenico me l’hanno confermato, perché mi hanno detto che scattare in casa li ha aiutati a sentirsi più a loro agio, con un risultato fotografico decisamente più spontaneo.
Cosa hanno provato mentre erano in posa?
Un leggero imbarazzo, ed è normalissimo che sia così!
A meno che le persone non siano abituate a stare davanti l’obiettivo, è normale provare un minimo di impaccio, perché si tratta di un’esperienza speciale, dove la paura di non ‘venire bene in foto’ fa capolino 99 volte su 100.
Eva e Domenico me l’hanno confermato, raccontandomi semplicemente di non essere abituati a fare dei servizi fotografici.
Tutto questo si supera rapidamente con due fattori. Il primo è la scelta di scattare in casa, che rende l’evento molto più rilassante.
Il secondo è la capacità di mettere le persone a proprio agio, che si sviluppa via via che gli scatti prendono forma e che aiuta anche i bambini a intendere il ritratto di famiglia come un gioco.
E questo porta alla prossima domanda/risposta.
I bambini si sono divertiti?
Eva e Domenico mi hanno raccontato che i bambini si sono divertiti molto.
Stando a casa, in un ambiente conosciuto e familiare, non c’è stata alcuna paura o irrequietezza, anzi, perciò hanno vissuto il servizio fotografico come un momento di svago.
È incredibile come i bambini abbiano la capacità di divertirsi con pochissimo e, nel corso degli anni, li ho visti davvero godersi questo momento insieme ai loro genitori.
Eva e Domenico me l’hanno ribadito, raccontandomi che l’esperienza è stata divertente per tutti.
Questo traspare dalle foto, dove i bambini sorridono, ridono, guardano i genitori con sguardi sereni e complici, che rendono il servizio fotografico ancor più autentico.
Quando hanno ricevuto le fotografie qual è stata la prima reazione?
La prova del nove è sempre quella di capire se un ritratto di famiglia è piaciuto.
Eva e Domenico mi hanno detto di essere stati molto soddisfatti del risultato e questo mi ha fatto molto piacere!
Consiglieresti questa esperienza ad altre famiglie?
Anche a questa domanda Eva e Domenico hanno risposto positivamente. Consigliano a tutti di provare questa esperienza, perchè ne nasce un ricordo indelebile, che accompagna la famiglia per tutta la vita.
Questo, ancora una volta, è proprio il senso del ritratto di famiglia.
Credo che ogni buon lavoro inizi con l’ascolto, e conoscere cosa provano le persone che desiderano fare un ritratto di famiglia mi ha aiutato a capire alcuni aspetti molto importanti di questo servizio.
Cosa deve emergere dalle foto di famiglia secondo i desideri dei protagonisti? Il legame della coppia? L’amore per i figli?
Le risposte a queste domande sono la base per creare un ritratto di famiglia che trasmette sia i desideri, ma anche le emozioni che prova ogni singolo componente, di fissarle in immagini e di far sì che nasca un ricordo da conservare con gioia per tutta la vita.
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